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Il sistema detentivo per stranieri

Pur avendo cambiato svariate volte denominazione ufficiale, i centri di detenzione per stranieri sono funzionanti sin dal 1998 e, da allora, hanno visto transitare al loro interno oltre 230mila persone. I Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) esistenti alla fine del 2024 erano 11, per una capienza ufficiale del sistema detentivo per stranieri pari a 1522 posti. A ciò si devono aggiungere i 1033 posti astrattamente disponibili presso i Centri di trattenimento per richiedenti asilo (Ctra) inaugurati tra 2023 e 2024 a Modica (Ragusa), Porto Empedocle (Agrigento) e Gjadër (Albania), il primo centro di detenzione per stranieri offshore della storia Italiana, che portano il totale dei posti ufficialmente disponibili a 2555. A causa delle ripetute proteste e dei continui danneggiamenti subiti dalle strutture, la capacità effettiva del sistema è stata tuttavia sempre ridotta. Alla fine del 2024, i posti effettivamente disponibili erano 1164, di cui 679 nei Cpr e 485 nei Ctra.

Gran parte dei centri esistenti sono collocati in aree extraurbane, nei pressi di aree militari o aeroportuali e all’interno di plessi già utilizzati come strutture penitenziarie o caserme. In altri casi, le strutture detentive sono situate all’interno di strutture polifunzionali che ospitano anche Hotspot o centri di prima accoglienza per richiedenti asilo. Si tratta in genere di luoghi scarsamente accessibili, lontano dallo sguardo della società civile, che negli ultimi anni sembrano assumere carattere esplicitamente extraterritoriale. Oltre al caso della struttura di Gjadër, anche i Ctra di Modica e Porto Empedocle sono infatti considerati “zone di frontiera” esterne al territorio italiano. Tale finzione giuridica serve in particolare a legittimare l’applicazione della peculiare procedura d’asilo in frontiera a coloro che vi sono trattenuti.

L’autorità responsabile per la gestione dei centri è la Prefettura UTG competente territorialmente, che affida la gestione e l’erogazione dei servizi alla persona al loro interno a aziende private o enti del terzo settore. Nel periodo 2018-2024, il costo complessivo per la gestione del sistema detentivo per stranieri è stato di oltre 188 milioni di euro, di cui quasi il 58% spesi in costi di allestimento e manutenzione straordinaria delle strutture. Secondo le nostre elaborazioni, il costo medio annuo di un singolo centro nel periodo 2018-2024 è di quasi due milioni e mezzo di euro, inclusi i tutti costi di manutenzione, mentre il costo medio annuo di un posto al suo interno è di quasi trentatremila euro.

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CPR Bari - Palese

CPR Bari Palese Capienza: 126
Ente gestore: Cooperativa “La mano di Francesco”

CPR Brindisi - Restinco

CPR Brindisi Restinco Capienza: 48 posti
Ente gestore: Consorzio HERA e Oasi onlus

CPR Caltanissetta - Pian del Lago

CPR Caltanissetta Pian del Lago Capienza: 92 posti
Ente gestore: Coop. Albatros 1973

CPR Gorizia - Gradisca d'Isonzo

CPR Gorizia Gradisca d'Isonzo Capienza: 150 posti
Ente gestore: Ekene Coop. Sociale Onlus

CPR Milano - Via Corelli

CPR Milano Via Corelli Capienza: 140 posti
Ente gestore: Ekene soc. coop.

CPR Nuoro - Macomer

CPR Nuoro Macomer Capienza: 50 posti
Ente gestore: Officine Sociali

CPR Potenza - Palazzo San Gervasio

CPR Potenza Palazzo San Gervasio Capienza: 128 posti
Ente gestore: Officine Sociali soc. Coop.

CPR Roma - Ponte Galeria

CPR Roma Ponte Galeria Capienza: 210
Ente gestore: Ekene Soc. coop.

CPR Torino - Corso Brunelleschi

CPR Torino Corso Brunelleschi Capienza: 210 posti
Ente gestore: Sanitalia

CPR Trapani - Milo

CPR Trapani Milo Capienza: 205 posti
Ente gestore: Officine Sociali

CTRA Albania - Gjadër

CTRA Albania Gjadër Capienza: Ctra 880 posti; Cpr 144 posti.
Ente gestore: cooperativa Medihospes

CTRA Agrigento - Porto Empedocle

CTRA Agrigento Porto Empedocle Capienza: 70 posti
Ente gestore: Cooperativa sociale “Oltre il mare”

CTRA Ragusa - Modica

CTRA Ragusa Modica Capienza: 83
Ente gestore: Vivere Con Coop Sociale in Ati con Consorzio Hera

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Il sistema detentivo per stranieri

Pur avendo cambiato svariate volte denominazione ufficiale, i centri di detenzione per stranieri sono funzionanti sin dal 1998 e, da allora, hanno visto transitare al loro interno oltre 230mila persone. I Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) esistenti alla fine del 2024 erano 11, per una capienza ufficiale del sistema detentivo per stranieri pari a 1522 posti. A ciò si devono aggiungere i 1033 posti astrattamente disponibili presso i Centri di trattenimento per richiedenti asilo (Ctra) inaugurati tra 2023 e 2024 a Modica (Ragusa), Porto Empedocle (Agrigento) e Gjadër (Albania), il primo centro di detenzione per stranieri offshore della storia Italiana, che portano il totale dei posti ufficialmente disponibili a 2555. A causa delle ripetute proteste e dei continui danneggiamenti subiti dalle strutture, la capacità effettiva del sistema è stata tuttavia sempre ridotta. Alla fine del 2024, i posti effettivamente disponibili erano 1164, di cui 679 nei Cpr e 485 nei Ctra.

Gran parte dei centri esistenti sono collocati in aree extraurbane, nei pressi di aree militari o aeroportuali e all’interno di plessi già utilizzati come strutture penitenziarie o caserme. In altri casi, le strutture detentive sono situate all’interno di strutture polifunzionali che ospitano anche Hotspot o centri di prima accoglienza per richiedenti asilo. Si tratta in genere di luoghi scarsamente accessibili, lontano dallo sguardo della società civile, che negli ultimi anni sembrano assumere carattere esplicitamente extraterritoriale. Oltre al caso della struttura di Gjadër, anche i Ctra di Modica e Porto Empedocle sono infatti considerati “zone di frontiera” esterne al territorio italiano. Tale finzione giuridica serve in particolare a legittimare l’applicazione della peculiare procedura d’asilo in frontiera a coloro che vi sono trattenuti.

L’autorità responsabile per la gestione dei centri è la Prefettura UTG competente territorialmente, che affida la gestione e l’erogazione dei servizi alla persona al loro interno a aziende private o enti del terzo settore. Nel periodo 2018-2024, il costo complessivo per la gestione del sistema detentivo per stranieri è stato di oltre 188 milioni di euro, di cui quasi il 58% spesi in costi di allestimento e manutenzione straordinaria delle strutture. Secondo le nostre elaborazioni, il costo medio annuo di un singolo centro nel periodo 2018-2024 è di quasi due milioni e mezzo di euro, inclusi i tutti costi di manutenzione, mentre il costo medio annuo di un posto al suo interno è di quasi trentatremila euro.

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CTRA Agrigento - Porto Empedocle

La struttura di Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, è stata inaugurata il 12 agosto 2024, anche se le informazioni sono trapelate sulla stampa solo a seguito dei primi provvedimenti di mancata convalida dei trattenimenti adottati dal Tribunale di Palermo. La struttura, che ha una capienza ufficiale di 70 posti ed effettiva di 50, è destinata al trattenimento dei richiedenti asilo assoggettati alle procedure di frontiera ed è ubicata in contrada Caos, nei pressi del vicino Hotspot inaugurato nel febbraio 2024, dal quale è separato tramite una doppia recinzione in acciaio. All’interno del centro sono presenti 8 box adibiti a dormitorio e 4 box per i servizi igienici.

In considerazione dell’indisponibilità della Croce Rossa, che gestisce l’adiacente Hotspot, a gestire anche la “sezione” dedicata al trattenimento dei richiedenti asilo, la Prefettura di Agrigento ha affidato con procedura negoziata la gestione del Ctra di Porto Empedocle alla cooperativa sociale “Oltre il mare”. La deroga alle procedure ordinarie per l’affidamento degli appalti pubblici è legittimata dal decreto n. 124/2023, che ha definito tutte le strutture governative destinate al trattenimento e all’accoglienza dei migranti opere di interesse per la difesa e la sicurezza nazionale. La gestione è stata inizialmente affidata per un periodo di 7 mesi, prorogabili, per un importo totale di oltre 780 mila euro.

Eventi critici
La struttura è attiva a partire dal mese di agosto 2024. Pur non essendoci segnalazioni di eventi critici al suo interno, un rapporto curato da ASGI segnala che nel 2025 due cittadini tunisini trattenuti nel Ctra di Porto Empedocle e rimpatriati verso la Tunisia si sono infine suicidati una volta rientrati nel paese d’origine.

I principali indicatori relativi al funzionamento del Ctra di Porto Empedocle

Il Ctra di Porto Empedocle ha aperto ufficialmente nel mese di agosto 2024 e, fino alla fine dell’anno, vi hanno fatto ingresso 124 richiedenti asilo. La maggior parte delle persone trattenute è stata rilasciata per mancata convalida del provvedimento di trattenimento da parte del Tribunale di Palermo, territorialmente competente. Secondo i dati forniti dalla Prefettura di Agrigento, risultano tuttavia cinque persone uscite dal centro a seguito di rimpatrio. I dati a nostra disposizione non permettono di accertare né la durata della loro detenzione né la posizione giuridica al momento del rimpatrio. Come per gli altri Ctra, il Ministero non rileva i tempi medi di permanenza all’interno della struttura.

I costi di gestione
Nel 2024, il Ctra di Porto Empedocle ha avuto un procapite prodie di euro 37,22, poco più del dato nazionale. Nello stesso anno il costo complessivo della struttura è stato di oltre un milione e centodiecimila euro, di cui il 95,8% spesi per costi di allestimento. A fronte di una capienza effettiva di 50 posti, nel 2024 il Ctra di Porto Empedocle registra un costo medio di un singolo posto pari a oltre ventiduemila euro.

Ente gestore attuale

Cooperativa sociale “Oltre il mare”

Data stipula convenzione:

8 agosto 2024

Data scadenza convenzione:

8 marzo 2025

Data scadenza proroga:

Capienza ufficiale:

70 posti

Procedura:

procedura negoziata

CIG:

B2BJD4E744

I dati relativi al CTRA di Agrigento

2024

Costi

I costi di gestione e manutenzione del Ctra di Porto Empedocle

importo pro capite prodie:

€ 37,22
costi manutenzione straordinaria
 
€ 1.067.269,00
costi maturati da ente appaltante per gestione centro
 
€ 47.100,00

Ingressi

Numero di persone in ingresso nel Ctra di Porto Empedocle per anno, nazionalità e tipologia

 
Tunisia
 
Egitto
 
Bangladesh
 
Marocco
 
Senegal
 
Ghana
 
Albania
 
Zimbawe
 
Arabia Saudita
 
Altri
Ingressi
 
 124 
Ingressi dal carcere
 
 0 
Totale richiedenti asilo trattenuti
 
 124 
Richiedenti asilo in ingresso
 
 124 

Il dato sugli ingressi dal carcere si riferisce ai cittadini stranieri che hanno fatto ingresso nel centro provenendo direttamente da un istituto di pena. Il dato sul totale dei richiedenti asilo trattenuti si riferisce a tutti i cittadini stranieri trattenuti nel centro che hanno presentato una domanda d’asilo, anche dopo aver ricevuto un provvedimento di allontanamento. Il dato sui richiedenti asilo in ingresso si riferisce solo ai richiedenti asilo che hanno fatto ingresso nel centro senza ancora aver ricevuto un provvedimento di allontanamento.

Uscite

Numero di persone in uscita dal Ctra di Porto Empedocle per anno, nazionalità e motivo

 
Tunisia
 
Egitto
 
Bangladesh
 
Marocco
 
Senegal
 
Ghana
 
Albania
 
Zimbawe
 
Arabia Saudita
 
Altri
Mancate convalide o proroghe
 
 102 
Allontanamento non autorizzato (fuga)
 
 6 
Decorrenza termini
 
 0 
Totale rimpatriati
 
 5 

Il dato sulle mancate convalide o proroghe si riferisce alle persone dimesse dal centro a seguito di un provvedimento dell’autorità giudiziaria. Il dato sugli allontanamenti non autorizzati si riferisce al totale delle persone scappate dal centro. Il dato sulla decorrenza dei termini si riferisce al numero di persone dimesse a causa del raggiungimento del termine massimo di trattenimento. Il dato sul totale dei rimpatri, si riferisce al numero di persone dimesse dal centro in esecuzione di un provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale.

Rimpatri

Numero di persone rimpatriate dal centro di Porto Empedocle per anno, nazionalità e modalità esecutiva del rimpatrio

 
Tunisia
 
Afganistan
 
Albania
 
Algeria
 
Angola
 
Arabia Saudita
 
Argentina
 
Armenia
 
Australia
 
Altri
Totale rimpatriati
 
 5 
con charter
 
 5 
con scorta
 
 0 
senza scorta
 
 0 

Il dato sul totale dei rimpatri si riferisce al numero di persone dimesse dal centro in esecuzione di un provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale. Gli altri grafici illustrano il numero di persone dimesse dal centro in esecuzione di un rimpatrio forzato eseguito con apposito volo charter noleggiato dal Ministero dell’Interno; tramite un mezzo di trasporto di linea ma in presenza di personale di pubblica sicurezza incaricato di scortare fino a destinazione lo straniero; in assenza di scorta internazionale.

altre risorse

Contributi e pubblicazioni

2025

Hotspot di Porto Empedocle: la “palestra” italiana per le procedure di frontiera

Melting Pot

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2025

Morire e Bruciare per le frontiere: rapporto su procedure di frontiera e hotspot di Porto Empedocle

ASGI

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2024

Dopo Porto Empedocle, due nuovi centri di trattenimento ad Augusta e Trapani

Altreconomia

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2024

Colpo di scena: liberi i richiedenti rinchiusi a Porto Empedocle

Il Manifesto

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2024

A Porto Empedocle un carcere fantasma

Unità

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2024

Porto Empedocle, 70 posti nella prigione per richiedenti asilo

Il Manifesto

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2024

A Porto Empedocle un centro di trattenimento amministrativo per tutti i richiedenti asilo provenienti da “paesi di origine sicuri”.

ADIF

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2024

Porto Empedocle, il Viminale accelera pensando all’Albania

Il Manifesto

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il progetto Trattenuti

A cosa servono e quanto costano i centri di detenzione per stranieri?

Trattenuti è il nome con cui nel gergo burocratico vengono definite le persone che fanno ingresso in un centro di detenzione amministrativa per stranieri. Nate nel 1998 con la denominazione di Centri di permanenza temporanea e assistenza, tali strutture detentive sono state ufficialmente deputate a trattenere gli stranieri destinatari di un provvedimento di allontanamento in attesa della sua esecuzione. Oltre ad aver mutato svariate volte denominazione, nel corso degli anni le strutture detentive per stranieri hanno acquisito ulteriori funzioni. In particolare esse sono oggi utilizzate anche per il trattenimento di alcune specifiche categorie di richiedenti asilo.

Nato da una collaborazione tra ActionAid Italia e il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Bari, il progetto Trattenuti raccoglie dati e informazioni sul funzionamento e l’evoluzione del sistema detentivo per stranieri con l’obiettivo di gettare luce sull’efficacia e i costi di uno degli strumenti più controversi e meno trasparenti delle politiche migratorie italiane. Data la carenza di dati ufficiali, esso rappresenta la più ricca e accurata fonte di dati sui centri di detenzione per stranieri in Italia.

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Tutti i dati pubblicati sulla piattaforma Trattenuti sono stati raccolti tramite richieste di accesso civico generalizzato indirizzate al Ministero dell’Interno, al Ministero della Difesa, alle Prefetture e alle Questure competenti per territorio. I dati quantitativi sui costi e il funzionamento dei centri di detenzione sono aggiornati al 31 dicembre 2024.

scopri i dati relativi alle persone