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Il sistema detentivo per stranieri

Pur avendo cambiato svariate volte denominazione ufficiale, i centri di detenzione per stranieri sono funzionanti sin dal 1998 e, da allora, hanno visto transitare al loro interno oltre 220 mila persone. I Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) attivi alla fine del 2023 erano 10, per una capienza ufficiale del sistema detentivo per stranieri pari a 1359 posti. A ciò si devono aggiungere gli 84 posti disponibili presso il Centro di trattenimento per richiedenti asilo (Ctra) inaugurato a settembre 2023 a Modica (Ragusa), che portano il totale dei posti disponibili a 1443. A causa delle ripetute proteste e dei continui danneggiamenti subiti dalle strutture, la capacità effettiva del sistema è stata tuttavia sempre ridotta. Alla fine del 2023, i posti effettivamente disponibili erano solo 764.

Nel 2024 il numero di strutture dedicato al trattenimento dei richiedenti asilo è ulteriormente aumentato con l’inaugurazione del Ctra di Porto Empedocle (Agrigento) e della struttura polifunzionale di Gjadër in Albania, il primo centro di detenzione per stranieri offshore della storia Italiana.

Gran parte dei centri esistenti sono collocati in aree extraurbane, nei pressi di aree militari o aeroportuali e all’interno di plessi già utilizzati come strutture penitenziarie o caserme. In altri casi, le strutture detentive sono situate all’interno di strutture polifunzionali che ospitano anche Hotspot o centri di prima accoglienza per richiedenti asilo. Si tratta in genere di luoghi scarsamente accessibili, lontano dallo sguardo della società civile, che negli ultimi anni sembrano assumere carattere esplicitamente extraterritoriale. Oltre al caso della struttura di Gjadër, anche i Ctra di Modica e Porto Empedocle sono infatti considerati “zone di frontiera” esterne al territorio italiano. Tale finzione giuridica serve in particolare a legittimare l’applicazione della peculiare procedura d’asilo in frontiera a coloro che vi sono trattenuti.

L’autorità responsabile per la gestione dei centri è la Prefettura UTG competente territorialmente, che affida la gestione e l’erogazione dei servizi alla persona al loro interno a aziende private o enti del terzo settore. Nel periodo 2018-2023, il costo complessivo per la gestione del sistema detentivo per stranieri è stato di quasi 93 milioni, di cui più del 27% spesi in costi di manutenzione straordinaria delle strutture. Secondo le nostre elaborazioni, il costo medio annuo di un singolo centro nel periodo 2018-2023 si aggira intorno al milione e 650mila euro, inclusi i tutti costi di manutenzione, mentre il costo medio annuo di un posto al suo interno è di circa 25 mila euro.

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CPR Bari - Palese

CPR Bari Palese Capienza: 126
Ente gestore: Cooperativa “La mano di Francesco”

CPR Brindisi - Restinco

CPR Brindisi Restinco Capienza: 48 posti
Ente gestore: HERA e l'AGH Resort Ltd

CPR Caltanissetta - Pian del Lago

CPR Caltanissetta Pian del Lago Capienza: 92 posti
Ente gestore: Coop. Albatros 1973

CPR Gorizia - Gradisca d'Isonzo

CPR Gorizia Gradisca d'Isonzo Capienza: 150 posti
Ente gestore: Ekene Coop. Sociale Onlus

CPR Milano - Via Corelli

CPR Milano Via Corelli Capienza: 140 posti
Ente gestore: Martinina Srl

CPR Nuoro - Macomer

CPR Nuoro Macomer Capienza: 50 posti
Ente gestore: Ekene Coop. Sociale Onlus

CPR Potenza - Palazzo San Gervasio

CPR Potenza Palazzo San Gervasio Capienza: 128 posti
Ente gestore: Officine Sociali soc. Coop.

CPR Roma - Ponte Galeria

CPR Roma Ponte Galeria Capienza: 210
Ente gestore: Ors Italia Srl

CPR Torino - Corso Brunelleschi

CPR Torino Corso Brunelleschi Capienza: 210 posti
Ente gestore: Ors Italia Srl.

CPR Trapani - Milo

CPR Trapani Milo Capienza: 205 posti
Ente gestore: Vivere Con Coop Sociale in Ati con consorzio Hera

CTRA Gjadër - Albania

CTRA Gjadër Albania Capienza: Ctra 880 posti; Cpr 144 posti.
Ente gestore: cooperativa Medihospes

CTRA Porto Empedocle - Agrigento

CTRA Porto Empedocle Agrigento Capienza: 70 posti
Ente gestore: Cooperativa sociale “Oltre il mare”

CTRA Ragusa - Modica

CTRA Ragusa Modica Capienza: 84
Ente gestore: Vivere Con Coop Sociale in Ati con Consorzio Hera

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Il sistema detentivo per stranieri

Pur avendo cambiato svariate volte denominazione ufficiale, i centri di detenzione per stranieri sono funzionanti sin dal 1998 e, da allora, hanno visto transitare al loro interno oltre 220 mila persone. I Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) attivi alla fine del 2023 erano 10, per una capienza ufficiale del sistema detentivo per stranieri pari a 1359 posti. A ciò si devono aggiungere gli 84 posti disponibili presso il Centro di trattenimento per richiedenti asilo (Ctra) inaugurato a settembre 2023 a Modica (Ragusa), che portano il totale dei posti disponibili a 1443. A causa delle ripetute proteste e dei continui danneggiamenti subiti dalle strutture, la capacità effettiva del sistema è stata tuttavia sempre ridotta. Alla fine del 2023, i posti effettivamente disponibili erano solo 764.

Nel 2024 il numero di strutture dedicato al trattenimento dei richiedenti asilo è ulteriormente aumentato con l’inaugurazione del Ctra di Porto Empedocle (Agrigento) e della struttura polifunzionale di Gjadër in Albania, il primo centro di detenzione per stranieri offshore della storia Italiana.

Gran parte dei centri esistenti sono collocati in aree extraurbane, nei pressi di aree militari o aeroportuali e all’interno di plessi già utilizzati come strutture penitenziarie o caserme. In altri casi, le strutture detentive sono situate all’interno di strutture polifunzionali che ospitano anche Hotspot o centri di prima accoglienza per richiedenti asilo. Si tratta in genere di luoghi scarsamente accessibili, lontano dallo sguardo della società civile, che negli ultimi anni sembrano assumere carattere esplicitamente extraterritoriale. Oltre al caso della struttura di Gjadër, anche i Ctra di Modica e Porto Empedocle sono infatti considerati “zone di frontiera” esterne al territorio italiano. Tale finzione giuridica serve in particolare a legittimare l’applicazione della peculiare procedura d’asilo in frontiera a coloro che vi sono trattenuti.

L’autorità responsabile per la gestione dei centri è la Prefettura UTG competente territorialmente, che affida la gestione e l’erogazione dei servizi alla persona al loro interno a aziende private o enti del terzo settore. Nel periodo 2018-2023, il costo complessivo per la gestione del sistema detentivo per stranieri è stato di quasi 93 milioni, di cui più del 27% spesi in costi di manutenzione straordinaria delle strutture. Secondo le nostre elaborazioni, il costo medio annuo di un singolo centro nel periodo 2018-2023 si aggira intorno al milione e 650mila euro, inclusi i tutti costi di manutenzione, mentre il costo medio annuo di un posto al suo interno è di circa 25 mila euro.

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CTRA Ragusa - Modica

La struttura di Ragusa è il primo Centro di trattenimento per richiedenti asilo (Ctra) in Italia, destinato ad ospitare i richiedenti asilo provenienti dai paesi definiti “sicuri” ed assoggettati alle procedure d’asilo di frontiera. Inaugurato nel settembre 2023, a poca distanza dall’area che ospita l’Hotspot di Ragusa Pozzallo, il centro ha una capienza ufficiale di 84 posti, distribuiti in 40 container circondati da inferriate e filo spinato. La prossimità con l’Hotspot crea una certa promiscuità funzionale e gestionale, sebbene le due strutture svolgano funzioni chiaramente diverse. La gestione del Ctra è stata infatti inizialmente affidata direttamente al medesimo ente gestore dell’Hotspot di Ragusa Pozzallo, il RTI Vivere Con Coop Sociale-Consorzio Hera, tramite un atto aggiuntivo al contratto di appalto. Nell’aprile 2024 la Prefettura di Ragusa ha infine deliberato l’avvio di una procedura negoziata per l’attribuzione della gestione del Ctra di Modica per il periodo giugno-dicembre 2024. Ad aggiudicarsi la gara è nuovamente il RTI Vivere Con Coop Sociale-Consorzio Hera, già al centro delle polemiche per la gestione del Cpr di Trapani.

I principali indicatori relativi al funzionamento del Ctra di Ragusa - Modica

Il Ctra di Ragusa ha funzionato per poche settimane ospitando solo 22 persone, tutti richiedenti asilo di nazionalità tunisina il cui provvedimento di trattenimento non è stato convalidato dal Tribunale di Catania, competente per territorio. Alla fine del 2023 la struttura era dunque vuota, dato che a seguito dei provvedimenti di mancata convalida, il Governo italiano sembrava voler attendere il pronunciamento della Corte di Giustizia europea in merito alle regole secondo cui è implementata la procedura d’asilo di frontiera in Italia.

I costi di gestione

Il Ctra Ragusa ha un costo procapite prodie pari a euro 28,41 ed è costato per il solo 2023, periodo durante il quale ha ospitato solo 22 persone, oltre un milione e seicentomila euro. Tale cifra è stata in gran parte destinata alle opere di allestimento e manutenzione straordinaria. Un singolo posto presso il Ctra di Ragusa è dunque costato poco meno di 20 mila euro.

Ente gestore attuale

Vivere Con Coop Sociale in Ati con Consorzio Hera

Data stipula convenzione:

26.08.2023

Data scadenza convenzione:

30.12.2023

Data scadenza proroga:

31.05.2024

Capienza ufficiale:

84

Procedura:

Affidamento diretto: atto aggiuntivo

CIG o Accordo quadro:

9221337804

I dati relativi al CTRA di Ragusa

2023

Costi

I costi di gestione e manutenzione del Ctra di Ragusa

importo pro capite prodie:

€ 28,41
costi manutenzione straordinaria
 
€ 1.654.286,00

Ingressi

Numero di persone in ingresso nel Ctra di Ragusa per anno, nazionalità e tipologia

 
Tunisia
 
Afganistan
 
Albania
 
Algeria
 
Angola
 
Arabia Saudita
 
Argentina
 
Armenia
 
Australia
 
Altri
Ingressi
 
 22 
Ingressi dal carcere
 
 0 
Totale richiedenti asilo trattenuti
 
 22 
Richiedenti asilo in ingresso
 
 22 

Il dato sugli ingressi dal carcere si riferisce ai cittadini stranieri che hanno fatto ingresso nel centro provenendo direttamente da un istituto di pena. Il dato sul totale dei richiedenti asilo trattenuti si riferisce a tutti i cittadini stranieri trattenuti nel centro che hanno presentato una domanda d’asilo, anche dopo aver ricevuto un provvedimento di allontanamento. Il dato sui richiedenti asilo in ingresso si riferisce solo ai richiedenti asilo che hanno fatto ingresso nel centro senza ancora aver ricevuto un provvedimento di allontanamento.

Uscite

Numero di persone in uscita dal Ctra di Ragusa per anno, nazionalità e motivo

 
Tunisia
 
Afganistan
 
Albania
 
Algeria
 
Angola
 
Arabia Saudita
 
Argentina
 
Armenia
 
Australia
 
Altri
Mancate convalide o proroghe
 
 22 
Allontanamento non autorizzato (fuga)
 
 0 
Decorrenza termini
 
 0 
Totale rimpatriati
 
 0 

Il dato sulle mancate convalide o proroghe si riferisce alle persone dimesse dal centro a seguito di un provvedimento dell’autorità giudiziaria. Il dato sugli allontanamenti non autorizzati si riferisce al totale delle persone scappate dal centro. Il dato sulla decorrenza dei termini si riferisce al numero di persone dimesse a causa del raggiungimento del termine massimo di trattenimento. Il dato sul totale dei rimpatri, si riferisce al numero di persone dimesse dal centro in esecuzione di un provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale.

Rimpatri

Numero di persone rimpatriate dal Ctra di Ragusa per anno, nazionalità e modalità esecutiva del rimpatrio

Totale rimpatriati
 0 
con charter
 0 
con scorta
 0 
senza scorta
 0 

Il dato sul totale dei rimpatri si riferisce al numero di persone dimesse dal centro in esecuzione di un provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale. Gli altri grafici illustrano il numero di persone dimesse dal centro in esecuzione di un rimpatrio forzato eseguito con apposito volo charter noleggiato dal Ministero dell’Interno; tramite un mezzo di trasporto di linea ma in presenza di personale di pubblica sicurezza incaricato di scortare fino a destinazione lo straniero; in assenza di scorta internazionale.

altre risorse

Contributi e pubblicazioni

2023

Svuotato dagli immigrati che ospitava il nuovo centro di trattenimento per rifugiati richiedenti asilo a Pozzallo

Corriere di Ragusa

visualizza
2023

Migranti, il centro per i “rimpatri veloci” è vuoto

Il Fatto Quotidiano

visualizza
2023

A Modica il primo centro di trattenimento per richiedenti asilo

Corriere di Ragusa

visualizza
2023

Monitoraggio ASGI e Spazi Circolari a Pozzallo

ASGI

visualizza
2023

A Pozzallo il primo centro per i rimpatri veloci dei richiedenti asilo

Rai News

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il progetto Trattenuti

A cosa servono e quanto costano i centri di detenzione per stranieri?

Trattenuti è il nome con cui nel gergo burocratico vengono definite le persone che fanno ingresso in un centro di detenzione amministrativa per stranieri. Nate nel 1998 con la denominazione di Centri di permanenza temporanea e assistenza, tali strutture detentive sono state ufficialmente deputate a trattenere gli stranieri destinatari di un provvedimento di allontanamento in attesa della sua esecuzione. Oltre ad aver mutato svariate volte denominazione, nel corso degli anni le strutture detentive per stranieri hanno acquisito ulteriori funzioni. In particolare esse sono oggi utilizzate anche per il trattenimento di alcune specifiche categorie di richiedenti asilo.

Nato da una collaborazione tra ActionAid Italia e il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Bari, il progetto Trattenuti raccoglie dati e informazioni sul funzionamento e l’evoluzione del sistema detentivo per stranieri con l’obiettivo di gettare luce sull’efficacia e i costi di uno degli strumenti più controversi e meno trasparenti delle politiche migratorie italiane. Data la carenza di dati ufficiali, esso rappresenta la più ricca e accurata fonte di dati sui centri di detenzione per stranieri in Italia.

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Tutti i dati pubblicati sulla piattaforma Trattenuti sono stati raccolti tramite richieste di accesso civico generalizzato indirizzate al Ministero dell’Interno, alle Prefetture e alle Questure competenti per territorio. I dati quantitativi sui costi e il funzionamento dei centri di detenzione sono aggiornati al 31 dicembre 2023.

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